NEL MIRINO LA GALASSIA DELLE DODICI SOCIETA’ PUBBLICHE
I dati sul complesso delle società del Comune sono sorprendenti: vi figurano ben dodici aziende. A queste vanno aggiunte le due Fondazioni del Carnevale e del Festival Pucciniano e, forse, una terza in fieri per la gestione della Cittadella e dei palazzi storici. Si parla giustamente di “galassia”.Gli amministratori sono in numero di 61, dei quali diversi con incarichi plurimi; un centinaio, aggiungendo i gestori delle fondazioni. I compensi vanno da 3.600 a 90.000 euro. Non male per una cittadina di 60.00 abitanti. Mi hanno insegnato che un’azienda pubblica si giustifica se è chiamata a gestire uno o più servizi pubblici, cioè servizi resi direttamente alla collettività, come gas, acqua, rifiuti, trasporti, ecc. Alla luce di questo principio vediamo quali, delle aziende in esame, assolvono questo compito. Sea energia e ambiente si occupa di rifiuti, Sea risorse di raccolta differenziata e di rifiuti speciali (perchè due aziende?), Seacom di gas, Idrosea di acque industriali (perchè non accorparla a Seacom?), Azienda Speciale Pluriservizi di farmacie, Mover di parcheggi, Viareggio Porto degli approdi turistici, Viareggio Versilia Congressi della convegnistica. Non hanno per oggetto un servizio pubblico prestato ai cittadini: Sea progetti, Consorzio stabile, Sea impresa. Il numero delle società, a mio avviso, si potrebbe ridurre, almeno, di cinque unità. Evidentemente la normativa viene interpretata estensivamente: è consentito tutto ciò che non è vietato. Un discorso a parte merita la Società Viareggio Patrimonio, che, di fatto, ha espropriato il Comune del 70 per cento delle sue funzioni. La materia è scottante perchè il costo per il funzionamento di queste società, non lieve, va a gravare sulle tariffe e sulle tasche dei contribuenti. E' giusto continuare su questa strada di ingegneria organizzativa e finanziaria? Sarebbe auspicabile un approfondimento e un pubblico dibattito tra le forze politiche e nella società viareggina.
Antonio Carollo
I dati sul complesso delle società del Comune sono sorprendenti: vi figurano ben dodici aziende. A queste vanno aggiunte le due Fondazioni del Carnevale e del Festival Pucciniano e, forse, una terza in fieri per la gestione della Cittadella e dei palazzi storici. Si parla giustamente di “galassia”.Gli amministratori sono in numero di 61, dei quali diversi con incarichi plurimi; un centinaio, aggiungendo i gestori delle fondazioni. I compensi vanno da 3.600 a 90.000 euro. Non male per una cittadina di 60.00 abitanti. Mi hanno insegnato che un’azienda pubblica si giustifica se è chiamata a gestire uno o più servizi pubblici, cioè servizi resi direttamente alla collettività, come gas, acqua, rifiuti, trasporti, ecc. Alla luce di questo principio vediamo quali, delle aziende in esame, assolvono questo compito. Sea energia e ambiente si occupa di rifiuti, Sea risorse di raccolta differenziata e di rifiuti speciali (perchè due aziende?), Seacom di gas, Idrosea di acque industriali (perchè non accorparla a Seacom?), Azienda Speciale Pluriservizi di farmacie, Mover di parcheggi, Viareggio Porto degli approdi turistici, Viareggio Versilia Congressi della convegnistica. Non hanno per oggetto un servizio pubblico prestato ai cittadini: Sea progetti, Consorzio stabile, Sea impresa. Il numero delle società, a mio avviso, si potrebbe ridurre, almeno, di cinque unità. Evidentemente la normativa viene interpretata estensivamente: è consentito tutto ciò che non è vietato. Un discorso a parte merita la Società Viareggio Patrimonio, che, di fatto, ha espropriato il Comune del 70 per cento delle sue funzioni. La materia è scottante perchè il costo per il funzionamento di queste società, non lieve, va a gravare sulle tariffe e sulle tasche dei contribuenti. E' giusto continuare su questa strada di ingegneria organizzativa e finanziaria? Sarebbe auspicabile un approfondimento e un pubblico dibattito tra le forze politiche e nella società viareggina.
Antonio Carollo
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