LICEO SCIENTIFICO. L’INCUBO DELLA MANCANZA DI AULE
La grinta del Preside dello Scientifico e il movimento degli studenti stanno sortendo un qualche risultato. Ma la soluzione prospettata, in via Mazzini in certi locali del Comune, appare debole. Il disagio degli studenti e delle famiglie è grande. Il servizio scolastico, per sua natura, richiede tempestività e precisione. La mancanza di aule mi sembra il difetto peggiore. Purtroppo è un male storico per l’Italia: pensiamo alle condizioni delle scuole nel Sud. Certamente non è così per la Toscana. L’emergenza, però, è sempre dietro l’angolo. Un aumento di iscritti può mandare in tilt un Istituto. Gioca molto la capacità di previsione dei dirigenti scolastici e degli assessori al ramo, in base alle tendenze di affluenza in atto. Nel nostro caso c’è l’attenuante del cambio dell’amministrazione alla Provincia, dovuto alle elezioni. A mio parere la soluzione definitiva sta, come s’è detto più volte, nella costruzione di un nuovo edificio in zona periferica. Si otterrebbe il duplice vantaggio della funzionale sistemazione dell’Istituto e del decongestionamento di una parte del centro cittadino. Permettetemi di aggiungere un’idea cervellotica: si potrebbe abbattere l’attuale edificio del Liceo Scientifico, insieme al pazzesco prefabbricato annesso, per ridare splendore all’antico giardino sul retro del Palazzo delle Muse.
Antonio Carollo
La grinta del Preside dello Scientifico e il movimento degli studenti stanno sortendo un qualche risultato. Ma la soluzione prospettata, in via Mazzini in certi locali del Comune, appare debole. Il disagio degli studenti e delle famiglie è grande. Il servizio scolastico, per sua natura, richiede tempestività e precisione. La mancanza di aule mi sembra il difetto peggiore. Purtroppo è un male storico per l’Italia: pensiamo alle condizioni delle scuole nel Sud. Certamente non è così per la Toscana. L’emergenza, però, è sempre dietro l’angolo. Un aumento di iscritti può mandare in tilt un Istituto. Gioca molto la capacità di previsione dei dirigenti scolastici e degli assessori al ramo, in base alle tendenze di affluenza in atto. Nel nostro caso c’è l’attenuante del cambio dell’amministrazione alla Provincia, dovuto alle elezioni. A mio parere la soluzione definitiva sta, come s’è detto più volte, nella costruzione di un nuovo edificio in zona periferica. Si otterrebbe il duplice vantaggio della funzionale sistemazione dell’Istituto e del decongestionamento di una parte del centro cittadino. Permettetemi di aggiungere un’idea cervellotica: si potrebbe abbattere l’attuale edificio del Liceo Scientifico, insieme al pazzesco prefabbricato annesso, per ridare splendore all’antico giardino sul retro del Palazzo delle Muse.
Antonio Carollo
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