LE CHANCE TURISTICHE DI TRABIA
Abbiamo detto: il porto turistico e le spiagge sono formidabili motori di sviluppo. Aggiungiamo: l’intero territorio può svolgere la stessa funzione se si proteggono e si valorizzano le sue bellezze paesaggistiche, panoramiche, ambientali, con adeguate politiche di programmazione e di investimenti. Il territorio di Trabia è uno dei più attraenti e invidiati della Sicilia. Mare, pianure, declivi, colline, montagne, vedute di vertiginosa bellezza, un golfo mozzafiato, ricchezza d’acqua, sono elementi che, se gestiti e salvaguardati con intelligenza, possono proiettare Trabia in un futuro di benessere. La forza di attrazione turistica di questo territorio è fuori dubbio. Se ne ha una prima prova, ahimè, non propria positiva, nella corsa scomposta del ceto medio palermitano verso la seconda casa ubicata nelle meraviglie della campagna trabiese. La classe politica, non sempre all’altezza, non è stata capace, non diciamo di governare, neanche di interferire su questo fenomeno, che andava, invece, regolato e indirizzato, a scanso dello scempio di contrade di particolare pregio panoramico. Ma è inutile piangersi addosso. Il territorio ha ancora enormi risorse estetiche e di godimento; la maestosità della natura sopravanza le brutture apportate dagli uomini. Le Amministrazioni che si susseguiranno, da oggi ai prossimi decenni, devono sentire il sacrosanto dovere di proteggere lo straordinario patrimonio paesaggistico del nostro Comune. Ciò non significa che il territorio va pietrificato così com’è oggi. L’uso del territorio va razionalizzato. La pianificazione urbanistica e territoriale deve indicare certe direttrici di sviluppo per colmare i ritardi e le lacune che si sono accumulati. Vanno, tra l’altro, previste aree per alberghi, servizi pubblici, parcheggi, campi scuola, campi da tennis, piscine, centro congressi, teatro all’aperto, aree per le attività produttive, ecc. So che l’Amministrazione ha predisposto un nuovo piano regolatore: spero che la sua filosofia ruoti intorno alle chance di sviluppo turistico che un comune privilegiato dalla natura, come Trabia, senz’altro possiede, senza peraltro mortificare altri settori. Va prevista un’area artigianale e per attività produttive a supporto del porto turistico di San Nicola. Trabia è uno dei rarissimi comuni nel cui ambito esistono due castelli medievali in ottimo stato di conservazione. E’ una fortuna di cui i trabiesi credo non siano pienamente consapevoli. Questi due monumenti da soli potrebbero attirare schiere di turisti. Regione, Provincia, Comune dovrebbero fare di tutto per acquistarli o ottenerne almeno l’uso. Spettacoli, mostre, incontri culturali, ecc, in ambienti così carichi di storia e di fascino potrebbero arricchire incomparabilmente un’offerta turistica già di per se stessa interessante per le doti straordinarie della località.
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