Monday, May 28, 2007

I CARRISTI DEL CARNEVALE, UNA CASTA DI INTOCCABILI?

Non posso credere che il direttivo dei carristi, scrivendo la lettera pubblicata su viareggiok.it, rappresenti lo stato d’animo della totalità degli iscritti. Non mi sembra possibile. Un vero artista non può trasudare iattanza da ogni parola che scrive, anche se stimolato da una spirito polemico fuori misura. A parte il facile giudizio che può pronunciarsi su una esternazione di questo tenore, c’è da riflettere se la politica e la Città debbano continuare per l’eternità a favorire la formazione e la perpetuazione di una vera e propria casta di intoccabili, nella convinzione dell’inesistenza di ogni possibile ricambio. Se c’è un mondo dove la libertà ha vero diritto di cittadinanza si può dire con tranquillità che quello dell’arte sta al primo posto. Nel Carnevale di Viareggio non esiste alcuno spazio per il libero dispiegarsi dei talenti e delle genialità inerenti alle creatività carnevalesche. Gli ingressi sono spietatamente sbarrati. Bisogna finalmente entrare nell’ordine di idee di creare, con lungimiranza, le condizioni che permettano una selezione rigorosa del personale artistico deputato alle costruzione di carri all’altezza della grande tradizione viareggina. Per far ciò si pone la necessità della creazione di una scuola, da affidare ad insegnanti indipendenti dotati di grande esperienza e creativività, e dell’istituzione di un meccanismo di valutazone e di selezione degli artisti costruttori di carri per il quale nessuno possa arrogarsi il diritto di sbeffeggiare i critici e ostentare sicumera e strombazzare sferzanti giudizi su osservazioni e obiezioni provenienti dal popolo degli appassionati del Carnevale o da un qualsiasi cittadino.
Antonio Carollo

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