Monday, October 29, 2007

VIAREGGIO INVIVIBILE?

Viareggio invivibile? Per strada, nei caffè, sui blog, sui giornali si sente dire e si legge di una Viareggio distrutta, sporca, degradata. Si spara a zero contro la gestione del carnevale, le torri del teatro pucciniano, contro la mancanza dei parcheggi, i cantieri nell'area dell'ex al Latino Americano, l’invasiva cementificazione ad opera di grossi gruppi immobiliari. Per molti la città è divenuta invivibile. E' veramente così? Ad una giovane, che parlava di una Viareggio disastrata e della sua voglia di andar via, ho risposto che a me bastano delle passeggiate in 'Passeggiata', in spiaggia, al molo, in pineta per sentirmi appagato e del tutto alieno da ogni desiderio di fuga. Ma il disagio esiste; non condivido il pessimismo esasperato: mi sembra si esageri; in qualche caso rasenta la smania patologica di infierire a tutti i costi. Sono per una critica realistica e costruttiva. contro tutto ciò che è trascuratezza, inefficienza, spreco. E' giusto dire che Viareggio necessita di un cambiamento nelle strategie amministrative. Il mandato amministrativo che scaturirà dalle elezioni amministrative del 2008 dovrebbe segnare una sospensiva della politica delle grandi opere, un ripensamento della galassia delle società pubbliche, una maggiore attenzione alle politiche della quotidianità cittadina, della difesa delle peculiarità edilizie storiche e dell'ambiente, del turismo, della cultura, dello sport. Fermo rimanendo che si dovrà risolvere il problema dei parcheggi e completare le opere avviate (asse di penetrazione, triangolino, palacongressi). A Viareggio c'è da fare: altro che piangersi addosso o accarezzare l'idea della fuga!

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