Thursday, November 01, 2007

TRABIA, CORSO LA MASA, UNA CAMERA A GAS

A Trabia i problemi della vivibilità sembra non esistano. Eppure uno, molto grave ma di facile soluzione, è sotto gli occhi di tutti: l'inquinamento e il caos esistente in Corso La Masa, specie nel pomeriggio. La sosta, a tempo e a pagamento, è consentita da entrambi i lati. Tranquillamente nessuno paga e nessuno rispetta i limiti di sosta. Rimane uno stretto corridoio, eternamente intasato, per il passaggio dei veicoli. Le macchine e le moto, per le frequenti accelerazioni, emettono un alto volume di agenti inquinanti. Gli scarichi dei tubi di scappamento formano così un palpabile appannamento dell'aria, carico di veleni. L'inquinamento acustico poi rasenta il frastuono. Difficile fare un discorso sensato con un amico; difficile rimanere sul Corso per più di mezz'ora senza un incipiente preoccupante mal di testa. Più volte ho chiesto agli amministratori di intervenire. La risposta è stata sempre: i commercianti sono contrari. Ricordo che a Viareggio trentacinque anni fa ci fu una specie di sollevazione dei commercianti all'atto di rendere pedonale via Battisti; ma l'assessore competente era un tipo tosto e il provvedimento ebbe attuazione. Da quel momento cominciò a lievitare il tasso di attrazione dei negozi nel gradimento della clientela. Adesso quella via è il maggiore centro commerciale della città e della Versilia, frequentatissima e alla moda. Così è successo nella quasi totalità delle altre città. La congestione automobilistica allontana la clientela; la strada sgombra di macchine, con gli spazi a completa disposizione dei pedoni, per lo svago e lo shopping, attira schiere di clienti. Possibile che solo a Trabia non si conosca questa semplice verità? Ci pensate, cari commercianti, cosa sarebbe Corso La Masa senza macchine? Il salotto della città, dove la gente amerebbe sostare, chiacchierare con gli amici, passeggiare, fare shopping, gustare un gelato o una bevanda. Un luogo di distensione e del vivere civile, con gente rilassata e ben disposta a spendere qualche quattrino.
Si creerebbero difficoltà alla viabilità? Non credo, specie dopo l'apertura del nuovo sottovia ferroviario nei pressi della stazione. La parte alta della città è perfettamente accessibile dalla circonvallazione e dalle vie perpendicolari intermedie, nord-sud.
Occorrerebbero l'energia di un sindaco, il buon senso del consiglio comunale, un certo consenso della parte della popolazione che frequenta il Corso e, speriamo, la lungimiranza dei commercianti. A quest'ultimi vorrei anche domandare: come resistete a respirare per 8-10 ore quei terribili veleni? Conoscete l'incidenza delle porcherie respirate sull'insorgenza del cancro?

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